Spina
Formato: 34 x 28cm orizzontale
Numero di pagine: 118
Numero di fotografie: 82
Tipo di stampa: offset
Carta: Arena Rough Natural 140g
Copertina: Copertina cartonata plancia in tela tasmania nera, bassorilievo su prima di copertina e dorso.
Rilegatura: filo refe
Lingua: italiano, trad. inglese
Isbn: 979-12-210-9420-6
Editore: self published
Anno di pubblicazione: 2025
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75.00 €
Disponibilità: 191 disponibili
Descrizione
Spina è il titolo del mio ultimo libro. Raccoglie vent’anni di lavoro: 82 fotografie realizzate a Napoli dal 1996 al 2016.
Il lavoro di selezione, di sequenza e disegno del libro è stato realizzato insieme a Patrizio Esposito: ha lo scopo di far inciampare quella “maledetta” fotogenia della città.
«Già nel 1996 sapevo che avrei realizzato un lavoro a lungo termine sulla città in cui vivo. Non sentivo il bisogno di andare altrove: c’era così tanto da scoprire proprio dove mi trovavo. Varcavo l’ignoto, in molte delle direzioni che prendevo. Per fotografare Napoli, dovevo dimenticarla.»
Napoli non compare nelle fotografie e neanche nel testo di Pierandrea Amato, c’è qualcosa che va aldilà della frontiera, della categoria. É un universo molto più ampio.
Queste fotografie, realizzate in tempi e contesti diversi, si uniscono ora in un’unica narrazione — una mappa nervosa di una città vissuta e osservata attraverso le sue fratture, tensioni e rivelazioni.
Più che un archivio documentaristico, Spina è la sedimentazione di un’esperienza visiva e umana che restituisce una densità carnale, nei suoi gesti quotidiani, nei suoi rituali sacri e profani. È una città non semplicemente osservata, ma incontrata — un monumento vivente con cui confrontarsi.
Il titolo Spina rimanda a una sensazione visiva perturbante — «una spina nell’occhio» — un’irritazione che impedisce uno sguardo passivo o consolatorio. Queste immagini non cercano complicità; interrogano, destabilizzano, possono persino costringere lo spettatore a distogliere lo sguardo, ma non permettono di essere dimenticate.
Il libro non contiene didascalie, numerazione delle pagine e frontespizio.
Concept curatoriale: Patrizio Esposito e Mario Spada
Testo: Archeologie: i segni e una città di Pierandrea Amato














